AA.VV. ‘Quadrants’


(Navona 2012)

Interessante mosaico di quartetti d’archi, quello intessuto in questo nuovo cd Navona, che colpisce per la varietà di stilemi musicali espressi. Di questi, i più convincenti sono a mio avviso l’iniziale, danzante, gioioso Limbic Breath di Marie Incontrera, e il più lungo ed evocativamente pensoso The Timeless Lines of Time di Ulf Grahn. In entrambi, materiali folk sono utilizzati e liberamente trattati: in modo estroverso e particolarmente congeniale al suono degli archi nel primo, seguendo sentieri interiori interrotti, spezzati – alla maniera dei passi di danza e corsa che Kevin Volans genialmente alterna nei suoi primi quartetti – nel secondo. Non altrettanti brillanti i brani che si avventurano in territori cromatici e atonali. Se tuttavia M. G. Cunningham riesce comunque a creare trame fitte, dense ed espressive, Alan Beeler si rifugia nel suo mondo lievemente ironico, spezzettato, astratto, ma qui un po’ troppo autoreferenziale. Chiude la selezione il primo quartetto di Virgil Thomson, compositore tra i più importanti della prima metà del Novecento americano. In questa sua opera giovanile domina un classicismo che solo nel movimento finale si stempera e concede spazio a soluzioni ritmiche più audaci, a collage di materiali musicali che più avanti nella sua carriera Thomson metterà a punto.

Voto: 7

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