(Weird Forest Records 2011)
Della chitarrista di San Francisco, Ava Mendoza, si erano iniziate a seguire le tracce in quel di Kathodik tempo fa (propriamente qui con l’album ‘Shadow Stories’). Ora la nostra esce con un nuovo album, si ingrandisce, nel senso che aggiunge un batterista, Nick Tamburro, e si avventura in territori più estremi rispetto al precedente. L’apporto del batterista aiuta e di molto nell’ingrossare la trama sonora dei brani, e già nel primo Quit your innatural ways la combinazione sciorina all’interno di una struttura free una cascata di lapilli noise; non soddisfatti di ciò i nostri due musicisti in First Time Shapeshifter trasformano la cascata di lapilli in un vero e proprio fiume di chitarrismo free intrecciato con un drumming privo di sbavature. Da qui al protofunk di Jake’s Song il passo è breve, come poi la marcetta blues di Shadowtrappin: Unnatural Ways Penombra e la conclusione dell’opera, Second Shapeshift dove i due musicisti creano un rilassato brano ambient dove la chitarra della Mendoza guida l’ascoltatore verso lidi di pace e riflessione.
Voto: 7
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