David Kechley ‘Colliding Objects’

(Innova 2012)

Quest’ampia raccolta di brani del compositore contemporaneo David Kechley trasmettono, per la strumentazione come per la struttura, il suo indefesso interesse verso il ritmo. Prevalgono infatti le percussioni, da sole o inserite in variopinte combinazioni comprendenti di volta in volta il sassofono, la tromba, e il pianoforte. Ma soprattutto, il ritmo, sia nella pulsazione costante e gradualmente auto-producentesi secondo incedere minimalista, sia nel suo rifrangersi in battute irregolari e polimetriche, scorre imperterrito in tutti i brani, che trasudano perciò una vitalità tenuta a freno solamente dal rigore compositivo, che talvolta rischia pericolosamente di sfociare in freddezza emotiva. Ciò non succede tuttavia nel breve brano per marimba e corno francese, né soprattutto nel trittico per flauto e arpa che, nel suo ultimo movimento, rivela un insospettato, e benefico, lirismo, che forse è ciò che manca in taluni episodi che, pur coinvolgendoci, non sono irresistibilmente attrattivi.

Voto: 6

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