Gianluca Becuzzi ‘Trax To Trax’

(Silentes 2012)

Pezzi sparsi per
Becuzzi.
Fare ordine in cucina.
Sei lunghi brani, che
riattivano l’interesse, per sorprendenti (geniali) progetti
collettivi.
“Anthems”, “Traxtra”,
“Notterossa/Rednight”, “Art Detox”.
Fatevi
un giro su radicalmatters.com, nella sezione web editions, poi
ditemi.
Suono digitale, elettroacustica, intrusioni
strumentali.
Compatto e stuzzicante, mai banale.
Un’organica,
cupa mareggiata, fatta di detriti, cut-up repentini, gassose
emanazioni e voci in loop.
Nuove culture digitali e ruggini
industrial.
In perfetto, (scorrevole) amalgama.
Non abbiate
paura, in questo doppio lavoro, non incontrerete traforazioni
lancinanti, quanto piuttosto, un inquieto, astratto, onirico percorso
(colpi profondi ed ovattati, magnetiche progressioni armoniche,
sublimi accartocciamenti materici).
Le due grandi B
(Ballard/Burroughs), costante ologramma/bussola, di
riferimento sensoriale.
Ci troverete dentro, le brillanti,
proposte/suggestioni, di Vittore Baroni e Piermario Ciani,
i suoni, di Nigel Ayers (Nocturnal Emissions), Simon
Balestrazzi
(TAC), Fabio Orsi, Pietro Riparbelli
(K11), Rod Summers (Vec Audio), Marie Claire
Krell
.
Veramente ben fatto.

Voto: 8

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