(Ravello Records 2012)
La Ravello ci offre un nuovo cd (il quinto) di musiche scritte per, ed eseguite da, il McCormick Percussion Group; questo volta ci sono proposti quattro lavori per pianoforte ed ensemble di percussioni, e l’esito è a mio avviso particolarmente felice. Il brano iniziale, a firma di Igor Santos, non potrebbe essere descritto meglio che dalle parole dello stesso Autore, che assegna al pianoforte il ruolo di un bambino che gioca, scatta, saltella, e all’ensemble quello di un adulto che lo insegue e talvolta lo precede ammonendolo dei pericoli che tuttavia l’impertinente puntualmente ignora. La componente ludica naturalmente associata alle percussioni (per via del suono, che spesso ci ricorda proprio quello dei giocattoli; ma anche delle sperimentazioni ritmiche che tali strumenti sollecitano) è presente anche negli altri brani, seppur affiancata ad altre componenti, quali: il virtuosismo, nel caso del brano di Mel Mobley; il lirismo, soprattutto nel neo-romantico movimento centrale racchiuso dai due contagiosi movimenti veloci e ritmicamente decisi, nel concerto di David Gillingham, senz’altro il più diretto dei pezzi qui presentati, anche per via di un uso più aperto della tonalità; il grottesco, nel lungo e discontinuo concerto di David Noon, che inizia con un movimento atonale e apparentemente frammentario, per cullarci con un notturno di rara bellezza e condurci a uno scherzo intriso di soluzioni melodiche e ritmiche imprevedibili. La piacevolezza dell’ascolto non ci abbandona neppure per un istante, grazie anche alla consumata abilità del McCormick Percussion Group e alla qualità della registrazione.
Voto: 7
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