(Urtovox 2012)
Secondo lavoro per I Mines of Wine, che a differenza dell’ottimo lavoro d’esordio (“Apocalypse sets in”) è maggiormente frutto del lavoro della band, piuttosto che della sola leader/cantante Laura Loriga.
Tuttavia, l’artista bolognese, che vive tra la Romagna e Los Angeles, resta il perno fondamentale di questo progetto musicale.
“Memories for the unseen” si differenzia dal disco precedente per un sound più definito e meno sognante, anche se è intriso di momenti evocativi e l’emotività prevale in tutte le dodici tracce. La struttura musicale regge sul piano suonato dalla stessa Loriga, spesso accompagnata dal violoncello, come anche da altri strumenti, ma l’accoppiata piano-voce dà il via ai brani ora tristi e nervosi (Auxilio), ora vintage, con ambientazioni che collocano il brano negli anni ’30 del secolo scorso (Yellow flowers).
In un solo brano la Loriga si fa accompagnare da una voce maschile, si tratta dell’acustica e minimale I will marry you. In diverse parti del disco ricorre un folk molto intimistico e struggente (L’incantatore) e quando il violoncello si intreccia con gli arpeggi, creando un’atmosfera di ossimori tra momenti grevi ed altri leggiadri, si raggiungono momenti di alta poesia (Ester).
“Memories for the unseen” contiene dodici perle malinconiche ed avvincenti.
Voto: 7
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