(Slam Productions 2012)
Severa e rilucente emissione impro (registrata al Conservatorio di
Birmingham nel 2011), per uno scattante quartetto anglo-italiano
(Sebastiano Meloni, Sebastiano Dessanay/Paul
Dunmall, Mark Sanders).
Elasticità e
rigore.
Segnali, secchi ed essenziali.
Non di meno inebrianti,
notturni e sensuali.
Che s’alzano in volo, dove l’aria è
più leggera.
Traiettorie collettive e percorsi a due, che
s’annodano organicamente, intorno ad un grumo espressivo,
praticamente senza tempo.
Come segugi in caccia, di una gioia
istantanea.
Dove fra, tradizione, astratto e contemporaneo, il
legame è fitta opera relazionale.
Sciolta, coerente e
libera da costrizioni.
Richiede appagante, intima attenzione.
Per
piano, contrabbasso, sax e batteria.
Qualcuno la chiama arte,
altri vita.
Voto: 8
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