(Navona Records 2012)
La peculiarità di questo cd sta tutta nell’organico dell’ensemble che esegue i brani qui proposti, formato da giovani e valenti musicisti dell’ambiente della musica classica contemporanea. La combinazione inusuale di oboe, clarinetto, violoncello e pianoforte fornisce infatti possibilità timbriche ed espressive inedite. La maggior parte dei compositori qui coinvolti, nella fattispecie W. Toutant, F. Campo, L. Marinescu, D. Kessner, declina tale offerta nel senso di una diffusa eleganza, ricca di nuances strumentali, di dialoghi concitati che animano (secondo frequenze variabili, in relazione alla sensibilità degli Autori) scenari pregni di metafisica sospensione. Fanno eccezione, rispettivamente in negativo e in positivo, i brani di D. Hosken e G. Wolfgang. Il primo si perde in acrobatici passaggi solistici al limite del free jazz più insopportabile, finendo per sfiancare interpreti e ascoltatori. Il secondo ci fa invece approdare su terreni armonicamente più familiari, melodicamente ammiccanti e ritmicamente vivaci, del tutto in sintonia con le suggestioni newyorkesi programmaticamente evocate nel titolo e felicemente corrisposte all’ascolto, grazie a una riuscita miscela tra influssi funk, blues e jazz nemmeno troppo velati e una scrittura spigliata e al tempo stesso non dispersiva.
Voto: 6
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