(Holidays Records 2012)
Due lunghi brani registrati a Brooklyn.
Questo è
“Scratch”.
Due facciate viniliche, di furibondo
connubio free/noise (strapazzante e aguzzo).
Perfettamente
reciproci nell’azione, Virginia Genta, David Vanzan e
Bill Nace (sax, batteria,
chitarra).
Spiattellano lo spiattellabile circostante.
Tra
sfrigolamenti valvolari, furenti richiami ornitologici e risonanze,
di pelli e metalli fratturati.
Avvitati stretti attorno una
traiettoria, che intercetta e deforma, Ayler, Borbetomagus
e Mr.Dorgon.
Quando la presa si allenta, emissioni
sconvolto/rituali, a posizionarsi centrali nell’ambiente
domestico.
Un lisergico stordimento punente,
“Scratch”.
Siderurgico atto impro, frontale ed
efficace.
Voto: 7
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