Zeus! ‘Opera’


(Tanner Records/Offset Records/Santeria/Three One G 2013)

Di nuovo tra noi, secondo album dopo l’omonimo, gli Zeus!. Nella fattispecie Luca Cavina, tra gli altri Calibro 35, al basso elettrico e Paolo Mongardi, tra gli altri Fuzz Orchestra, Ronin, alla batteria. Un’immersione in apnea, devastante alfa e omega condensato in un battito di ciglia metalliche.
I titoli dei brani sono “surrealistici” e “tributativi”: Lucy in the sky with King Diamond, che vede la collaborazione illustre di Vincenzo Vasi al theremin, è una colata lavica incanalata in un contenitore prog-metal; Sick and destroy che parte come un accidentato metal-punk, si trasforma senza togliersi la camicia in una sorta di danza “tecnopunkmetallet” fino ad un finale devastante, con la voce di Justin Pearson che trascende l’umana natura. Stacco, infinitesimo intervallo, ripartenza con Decomposition N. !!!, allegra deragliante cavalcata cowpunk, metallizzata quanto basta. Poi Set Panzer to rock un rullo compressore che stritola i timpani dell’ascoltatore. Altri titoli e altre collaborazioni: La Morte Young progressione metal in levare, e Giorgio Gaslini is our Tom Araya, debordante incipit industrial metal, ambedue sapientemente conditi dai maneggi umoristici di Nicola Ratti; Eroica, che vede il ritorno di Vasi, altro salto in avanti verso nuove soglie del rumore.
C’è lo spazio per una variazione sul tema con Grey Celebration, momento noise altamente riflessivo se così si può dire, e infine chiusura dell’album a tutto vapore con la fragorosaBlast but not Liszt. Il tutto, lo ripetiamo, in un battito di ciglia, a detta degli Zeus!… metalliche.

Voto: 8

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