(Discorporate Records 2012)
Dalla Norvegia con rumore, arriva il trio degli Staer, pronto a distruggere i vostri speaker con sani quaranta minuti di noise rock misto e variegato.
Niente vocalizzi di sorta per tentare di impreziosire il tutto, qui ci sono solo linee di basso distruggenti, note alte che strillano dalla chitarra in semi-feedback e attacchi di batteria andanti. Insomma, non ci tengono a reinventare il genere o a sperimentare granché, ma semplicemente a proporci bei pezzi come Flourescent Spots/Holiday Car e Sex Varnish.
Personalmente, ho trovato esponenzialmente più interessanti i momenti belli diretti, mentre quelli più puramente riflessivi tendevano a catturare una percentuale piuttosto minore della mia attenzione. In ogni caso, per dovere di cronaca, mi sembra giusto sottolineare l’ottima produzione dell’album.
Gli Staer escono con un debutto solido che catturerà l’attenzione di chi segue il genere, senza dubbio.
Voto: 7
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