(Slam 2012)
Opera poetica “Narcéte”, che l’autrice declama,
con ‘voce bella, forte e chiara’ (come l’ha definita Peter
Brötzmann).
Un febbrile ed efficace insolito quartetto.
Dove son furori fine sessanta, quelli che si
materializzano.
L’Africa sognata/bramata, dal fondo d’un ghetto
americano.
Non tralasciando silenzi, balbettamenti avant,
incursioni contemporanee e ruggini blues.
Terra fra le dita, cielo
negli occhi.
Notti e lampadine penzolanti.
Dice: la
pozzanghera sembra un lago…
Ti ci puoi perdere.
Con
urgenza ed amore.
Erika Dagnino (poesie, voce), Stefano
Pastor (violino, contrabbasso), George Haslam (sax,
tarogato), Steve Waterman (tromba).
Voto: 8
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