Jean-Marc Montera / Francesco Calandrino ‘Idi Di Marzo’

(Eh? 2012)

Che poi, di fondo che vuoi che sia.
Stai bene oggi, schiatta
domani.
D’altronde; è la vita.
Mi dirai.
Se io
dicessi: Un cazzo! Puozz’ jetta’ o’ sang!?
Cambia
qualcosa?
Nulla, tutto gira indifferente.
A lungo e per molto,
con la chitarra elettrica, a tracolla e sulle ginocchia, per terra,
da sola e in compagnia, clarinetto, cassette manipolate e stereo di
merda sollecitati.
Agitarsi, in forma evidente e fisicamente
percepibile.
Gracchiare e ragliare, cortocircuitarsi ed
immalinconirsi fra le corde, tanto nastro a contatto (trattato nel
mezzo).
La vita offre di meglio, ma è del buon tempo
speso.
Tra sudore ed aggrovigli, fotocopia audio di un odierno
incespicante.
Dico bello.
Poiché bello.
A giocar con
i detriti.
Metti insieme i cocci in un sacco, dentro sputa colla,
agita, attendi il risultato, dattelo in faccia.
Diabolicamente
gagliardo.

Voto: 7

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