Storia del cinema horror italiano – volume 3

Joe D’Amato, Pupi Avati, Ruggero Deodato, Umberto Lenzi e il cannibal movie.

Di Damiano Gerli

antisuperstar@hotmail.com

Il volume tre della Storia del cinema horror italiano è un pot pourri, essendo dedicato a Joe D’Amato, Pupi Avati, Ruggero Deodato, Umberto Lenzi e il cannibal movie. Cosa c’entri Pupi tra tutti quanti, francamente non saprei, sembra quasi un inserimento dell’ultimo minuto.
Si comincia con una retrospettiva sul mitico Aristide Massaccesi, aka Joe D’Amato, colui che si spera non si guadagni l’appellativo di Ed Wood italiano perché davvero non c’entra nulla. Aristide era un factotum strepitoso, uomo davvero d’altri tempi, che sceneggiava, dirigeva, fotografava e riusciva a mettere mano a qualsiasi genere immaginabile. Il volume lo omaggia in maniera più che dignitosa, soffermandosi velocemente sui suoi film più importanti, specie quelli puramente horror come ‘Buio Omega’ e ‘Antropophagus’.
Più veloce, per ovvi motivi, la parte dedicata a Pupi che si sofferma anche su diverse interessanti pellicole pre-‘Casa dalle finestre che ridono’, sottolineando come da noi il genere commedia horror non abbia mai trovato gran fortuna.
Curiosamente, più e più volte Lupi nomina il genere sexploitation (fratello dei vari nazi exploitation e blaxploitation) con l’appellattivo di “sexesploitation”, immaginiamo sia una svista da rimediare per il futuro.
Intrigante la scheda su Deodato, mai stato un vero e proprio regista horror ma che si ricorda soprattutto per il suo capolavoro in tema di cannibal movies, quell’Holocaust tanto amato, ma ve ne sono altri di horror importanti nella sua carriera. La scheda è completata da diversi commenti dello stesso regista, intervistato per l’occasione.
Sulla vita di Lenzi non vengono spese molte parole e il suo passato, pur importante, viene un po’ tralasciato a favore di una attenzione maggiore sui suoi titoli horror tardi e al suo ruolo come iniziatore del genere cannibal movie in Italia.
Lupi continua a utilizzare il suo linguaggio molto essenziale, rendendo i volumi adatti forse più per i semplici incuriositi dell’argomento, piuttosto che per i veterani, anche se le ricerche svolte sono precise e i commenti attenti anche nella correzione delle sviste altrui (vedi Stracult).

Link: Gordiano Lupi, Storia del cinema Horror italiano volume Joe D’Amato, Pupi Avati, Ruggero Deodato, Umberto Lenzi e il cannibal movie, Piombino (LI), Il Foglio Letterario, 2011 costo € 15,00