(Innova 2013)
In questo suo secondo, più convincente cd per la Innova, il compositore Andrew Rindfleisch si cimenta con la scrittura per ottoni (da due a sei) in un repertorio compatto e piacevole. Molti brani (soprattutto l’iniziale In The Zone, che dà il titolo all’album) sono giocati sulla frizione tra classico e contemporaneo: nella fattispecie, tra (da un lato) forme antiche come la fanfara, il canone o la canzone rinascimentale, accompagnate da colori strumentali medievali e un linguaggio armonico datato e consonante, e (dall’altro lato) soluzioni armoniche e ritmiche moderne, smaliziate, talvolta dissonanti e irregolari, accompagnate da sonorità abrasive che gli ottoni, pure, sono perfettamente adatti a restituire. L’altro brano clou del cd, le Four Vintage Songs, rivela un’altra sfaccettatura della contaminazione stilistica messa in atto dall’Autore, ora alle prese con canzoni di fine Ottocento di cui egli dilata l’effetto vernacolare, assecondando le sonorità morbide dei corni e trattando il materiale originale con una sincerità di sentimenti che si trasmette intatta all’ascoltatore.
Voto: 7
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