(Pfmentum 2012)
Intreccio meraviglioso di corde “Recall”.
Melodiche,
emozionali, ben oltre ogni steccato di genere.
Gilbert Isbin è
compositore/chitarrista belga di qualità
sopraffina.
Un’ipotesi strumentale la sua, in grado di coniugar
impro/jazz, polveri Fahey e cristalli di folk inglese (vedi
l’omaggio nel 2000 a Nick Drake).
Da qualche anno,
completamente dedito allo sviluppo di una visione attuale del liuto
(strumento a corde d’origine araba).
Scott Walton è
contrabbassista/pianista, fra impro (jazz/blues) e musica da
camera.
L’interazione fra i due, profuma di apertura curiosa e
reciproco rispetto.
Quindici brani (una rilettura medioevale), a
dir poco brillanti.
Fra distese melodico/lussureggianti e grovigli
metallici.
Virtuosi, nudi e crudi, con una capacità
evocativa fuori dall’ordinario.
Composizioni istantanee amorevoli,
esposizione di radici e contemporanea, lucida ricerca.
Bellezza
raccolta, ipnotica, accogliente e carezzevole.
A tratti stordente,
nella sua apparente semplicità.
Voto: 8
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