(Words on Music records 2012)
Nuovo lavoro per il duo degli Almost Charlie, composto dal polivalente musicista tedesco Dirk Homuth in stretta collaborazione con l’americano Charlie Mason che si occupa dei testi. Ironicamente, o meno chissà, i due non si sono mai incontrati dal vivo.
Dopo il debutto con The Plural of Yes’, anche questo ‘Tomorrow’s Yesterday’ segue la stessa scia di pop/folk con ovvie tinte sixties, un piacevole misto di Nick Drake, Beatles e un pizzico del Syd Barrett dei bei tempi andati. Influenze particolarmente notevoli nell’apertura decisa con l’ironica Hope Less (“They’ve decided to hope less, so the lows won’t be as low”) e la vagamente Byrdsiana Man Without a Home. Il lungo finale con When Venus Surrenders invece spazia più su tonalità psych/prog seventies, andando quasi ad avvicinarsi ai mai troppo rimpianti Mercury Rev di qualche anno fa.
Nonostante spesso i testi potrebbero tradire il tono, l’album ha sempre un andamento frizzante e piuttosto ottimista, con i vocalizzi caldi ma vagamente distanti di Homuth; qualche momento più riflessivo lo troviamo solo nell’affascinante Undertow.
Completa il tutto una produzione molto poco sixties ma invece da indie pop moderno, pulita e diretta, che aiuta un po’ a svecchiare il sound di quel tanto da renderlo accessibile a una larga fetta di pubblico. Consigliato.
Voto: 7
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