(Geograph records 2013)
Inquietano e incuriosiscono le produzioni della Geograph records – se volete saperne di più su di loro potete iniziare da http://geographissues.blogspot.it/ – label capitolina dalle dissonanze non sempre gentili (abbiamo recensito tra l’altro Edoardo Calcutta peraltro presente anche in questa raccolta).
“Upstart World” di Grip Casino appare appunto degno sodale del Calcutta sopra citato: invece che alla canzone italiana l’approccio post-atomico viene riservato al country-rock nordamericano (cfr. Eyes, alle chitarre rigorosamente fuori tono il rievocato Edoardo). Reiterazioni tipiche dei Velvet Underground (cfr. Transmit, con la batteria di Gilberto Capurso), voce dolorosamente strascicata alla Jandek (cfr. Let Me Ask You): Grip Casino evoca il marasma sonoro di Dennis Wilson in “Pacific Ocean Blue”, ma senza il surf, le spiagge e l’oceano, ché qui siamo in borgata (cfr. Bad State). Il pianoforte sbrindellato, ma con sentori Beatles del fantomatico Trapcoustic fa il resto (cfr. The Eternal Aching Comedy…). Le canzoni, per quanto radioattive, non mancano di perversa orecchiabilità (cfr. Digging On My Grave o Terra in trance, fantasmi Robert Wyatt e Syd Barrett) e profonda malinconia (cfr. The girl know this, con le parole e la voce aggiuntiva di Francesca Grossi).
Per contatti: Geograph.Issues@gmail.com
Voto: 7
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