(Edwood/SuccoAcido/Edizioni De dieux 2013)
Frutto di improvvisazioni e di una registrazione svolta in un solo giorno, “Messina Bridgequake” è il primo lavoro di questo duo che ha realizzato quattordici tracce strumentali altamente rumoriste.
Gli strumenti utilizzati dal duo sono unicamente un basso e due chitarre elettriche.
Distorsioni, scalate impervie tra spezzetamenti e tante sperimentazioni sono in sintesi il senso di questo lavoro, che deriva dal blues metropolitano e distorto del Lou Reed, dei Sonic Youth e del Glen Branca più sperimentatori e infognanti nel rumore più metallico. Il duo, infatti, alterna momenti più schematici ad altri in cui l’improvvisazione si fa largo e si afferma sulla traccia. In più occasioni le distorsioni diventano stridenti e sembra che il duo si diletti a provocare l’ascoltatore e a condurlo in situazioni estreme, quasi di pericolo.
Voto: 7
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