(Corvo Records 2013)
L’austriaco Dieter Kovacic, altrimenti noto come dieb13, sigla con cui firma questa sua nuova uscita, è uno dei nomi di punta della scena europea per quanto riguarda la sperimentazione con cassette, vinili, cd e software di processamento del suono. L’album, rigorosamente in vinile colorato rosa, è composto da due parti: la prima parte o lato A definita Lato “udibile”, si struttura in venticinque minuti di improvvisazioni derivate da operazioni di “taglia e cuci” tramite giradischi e costituisce la parte più “normale” per audiodotati che il nostro ci propina. Nello specifico troviamo brani che si dividono tra fields recordings, momenti spaziali con effetti alla “space-age”, saturazioni sonore che murano le orecchie dell’ascoltatore, il tutto strutturato in un crescendo e in un diminuendo fino alla fine dei solchi. La seconda parte o lato B, definita Lato “visibile”, costituisce l’esplicitazione visiva della prima parte, dato che la superficie è stata creata utilizzando un software grafico progettato dall’autore, che ha indicato dove incidere il vinile. Per quanto riguarda la parte udibile, questa si compone di blocchi ripetuti di rumore “duro e puro” che a lungo andare possono a seconda dei casi indurre nell’ascoltatore uno stato di trance o uno stato di completa alienazione fino alla distruzione del vinile e, se chiaramente non è molto di valore, del giradischi annesso che lo sta facendo suonare. Da questo si capisce che l’ascolto non lascia indifferenti e a voi la scelta di provare.
Voto: 7
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