(Kendra Steiner Editions 2012)
Un gioioso rituale isterico/minimale, quello proposto dai Metal
Rouge.
Trance rugginosa e devozionale, accesa nel 2006 in
Nuova Zelanda e successivamente, trasportata incubi e visioni, in
quel di Los Angeles.
Helga Fassonaki ed Andrew Scott
(vocalizzi, chitarra, feedback ed effetti), si producono in dodici
composizioni, dallo sviluppo free orizzontale.
Fra metalliche
progressioni percussive, distese di corde, liquide e allucinate,
improvvisi e furiosi inserti, urla e invocazioni sfinite.
Un fil
rouge, raga/misterico, che salda insieme Dead C, Roy
Montgomery, impalpabili vaporizzazioni blues, la purezza dei
Velvet e trattenuti furori no wave (brulicanti e
sottopelle).
Un cupo sentiero, ingombro di detriti, che a tratti
si apre, su ronzanti e stordenti orizzonti.
Tribali danze, espanse
nel tempo, i movimenti rattrappiti, in uno spasmo
isolazionista/kraut.
Silenzi ed aggressioni funzionali.
Di
ragguardevole, originale, aspra bellezza.
Voto: 8
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