(Sweet Poison Records / Audioglobe Distribution 2013)
Ero rimasto vagamente stranito dal vedere una formazione a cinque con etichetta “thrash metal”, con tanto di cantante solitario. I giovani Burn of Black, nome che mi lascia vagamente perplesso sul suo effettivo significato, si presentano col loro primo EP e quattro pezzi più un’immancabile intro inutile.
La base di partenza è sicuramente thrash, evidente nell’attacco di doppio pedale e nei ritmi aggressivi, ma l’andamento è più rock/metal alternativo e le soluzioni molto più melodiche di quanto ci si aspetterebbe dall’etichetta di partenza. Il problema principale dei nostri al momento è la scrittura.
I quattro pezzi qui presentati non catturano come dovrebbero, passando via senza lasciar traccia, nessuno scossone né dalla voce (competente ma scialba) né dal punto di vista della tecnica, specialmente l’attacco di due chitarre non soddisfa minimamente l’orecchio. Tra tutte, direi che si potrebbe salvare la chiusura con Slave in Chains grazie al discreto ritornello melodico, anche se pure lì mi pare vi siano problemi dal punto di vista meramente sonoro. Forse qualche mancato aggiustamento in fase di produzione?
Salviamo sicuramente ai nostri la giovane età e il bisogno di fare ancora esperienza, per ora non ci siamo.
Voto: 5
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