(Nau 2012)
Bernardo Devlin è un musicista portoghese che negli anni novanta forma insieme a David Maranha gli Osso Exòtico, storia formazione dedita alla ricerca nel campo della musica sperimentale; dopo vari album e collaborazioni, e il ritorno al portoghese, sua lingua madre, Devlin arriva a questa nuova uscita, la quinta, giungendo per un certo senso ad una prima sintesi del suo percorso di musicista. In questo album, considerato dal nostro il suo più accessibile, vi è un ritorno alla forma canzone più tradizionale, più modellata sul cantato che interagisce con gli strumenti. Infatti il disco è composto da brani relativamente “semplici” rispetto alle precedenti esperienze di Devlin, una formazione classica con chitarra, basso, batteria, piano e altri ammennicoli vari, che accompagna il nostro e una struttura relativamente normalizzata. Ballate sincopate come Na rota da sorte, popcismi come Lisnave, momenti di riflessione in Nova Europa, canzoni malinconiche pervase da un’aurea sintpop che il nostro ha composto lasciando pensieri e parole in libertà, estratti di riflessioni sulla trasformazione della sua città Lisbona, in Sic Transit. Brani che si susseguono mantenendo altra la tensione dell’ascoltatore, brani che aprono una luce su la multiforme attività e la poetica del musicista portoghese.
Voto: 7
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