(Den Records 2013)
Ensemble impro/elettroacustico dall’approccio contemporaneo, Rara
Avis.
Che oltre l’esperienza di Ken Vandermark, sfoggia
un’intrigante insieme d’interpreti nostrani.
Band senza leader
designato, asciutta e compatta.
Per una formula sottilmente
elusiva, in fuga dall’impatto caotico/frontale.
Son aperture colte
e di fascino obliquo, quelle offerte da “Mutations /
Multicellulars Mutations”.
Dove netta e distinguibile,
risalta l’identità di ognuno degli artisti coinvolti.
Il
crepitar secco, il pulviscolo analogico del Revox ed i trattamenti in
tempo reale di SEC_.
Le corde del contrabbasso di Luca
Pissavini (fra cadenze noir e sfregamenti metallici
d’archetto).
Il piano di Simone Quatrana, che interseca
rigide forme classicheggianti, lunari sospensioni e rapidi affondi
nella tradizione jazz/blues.
I sax di Vandermark e Stefano
Ferrian, a sbuffare, contorcersi e rattrappirsi sin quasi al
silenzio, in un santo furore Ayler riduzionista.
Il tutto,
esposto in un doppio cd dalla splendida confezione.
Che in
“Mutations”, presenta l’approccio complessivo, mentre in
“Multicellulars Mutations”, opta per spoglie e veloci
cellule modulari (in duo o trio).
Reciproco, attento e feroce
lavorio di denti ed ossa.
Di ragguardevole (severa e creativa)
bellezza.
Voto: 8
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