(Babel Label 2013)
Una vivace ed analcolica escursione modern jazz.
Seconda opera
per il chitarrista/compositore inglese Dan Messore.
Registrazione
limpida, squillante e sottilmente vintage.
Che s’apre con la
bella Mariposa, illuminata dalla tromba di Steve Waterman
e lo sfarfallio di piatti del batterista Ollie Howell.
Primaverile
e leggera, con un retrogusto malinconico/contemplativo.
E le
ripetizioni della semi-acustica di Messore, prometton veramente
molto.
Dopo di che, fra bop, Metheny, accenni folk e
suggestioni sudamericane, nulla vien a mancarci.
Spesso la luce
par spegnersi.
Stile in eccesso?
A risollevar la testa, le
conclusive Shortcomings e Missing, dal taglio
maggiormente essenziale e riflessivo.
Per il resto, di gridar al
genio, non vien proprio in mente.
Voto: 5
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