(Improvvisatore Involontario 2013)
Un percorso espressivo, tracciato con mano ferma e leggera.
Questo
è “Ufo”, del pianista Mauro
Schiavone.
Accompagnato dal contrabbasso di Gabrio
Bevilacqua e dalla batteria di Roberto Pistolesi (più
in alcuni brani, la chitarra di Francesco Guaiana ed il sax di
Gaspare Palazzolo), Schiavone, espone una coerente serie
d’immagini, ariose ed eleganti, impregnate di leggera
malinconia.
Divagazioni classicheggianti, Un’idea Fissa
(Frammento), Esbjörn, Inquieto (Frammento),
Ufo (Frammento), Esbjörn (Frammento).
Levigate
suggestioni, che impregnano anche altri brani maggiormente dinamici
(Risiko, Ufo),
sin quasi a lambire estetiche Ecm.
Altrove, son passaggi a
maggior tasso jazz, quelli che s’impadroniscono della scena (la bella
Follow Me. La rilettura di Gershwin, My Man’s Gone
Now).
Tira anche un fresco e delizioso venticello che
(azzardando), potremmo definir folk (le serene distese di Leaves
e Way Back Counterpoint).
Una ben fatta raccolta, di
evocative (leggermente sfocate) istantanee.
Voto: 7
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