(Monotreme 2013)
In cinquantadue minuti di intensa e cavalcante musica strumentale questi quattro australiani ci guidano lungo i sentieri della massima espansione del post rock. “…and so we destroyed everything” è il loro disco d’esordio e nelle otto tracce il gruppo è in grado di rielaborare vent’anni di post rock, dal sound dei Tortoise agli Explosion In The Sky, passando per Sigur Ros e Russian Circle.
La musica che emerge grazie alla sua pienezza riesce ad essere coinvolgente, potente ed evocativa, dato che il gruppo è molto schietto nel trasmettere le emozioni. Queste otto tracce, infatti, riescono ad essere coinvolgenti e ad attirare l’attenzione anche della persona più anaffettiva, perché i brani sono profondamente emotivi, grazie alle belle intuizioni di passare senza problemi da momenti più duri con riff metallici a melodie aperte, piene e coinvolgenti, passando per momenti folk.
Quando il gruppo si apre si sfiora l’epica ( …and so we destroyed everything), oppure alterna cavalcate rock a tratti psichedelici (A gaze blank and pitiless as the sun), mentre quando si rilassa, seppure con un incedere rock si hanno momenti suadenti e morbidi ((Hello) cloud mountain).
Il disco è stato pubblicato anche in versione deluxe, con un secondo cd, contenente brani remixati da 65daysotstatic, Kyson e molti altri.
Voto: 7
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