(Insubordinations 2013)
Queixas è un trio portoghese/elvetico formato dal chitarrista Abdul Moimême, da Cyril Bondi e D’Incise, quest’ultimi impegnati rispettivamente al laptop e a al floortom, nonché nell’utilizzo di una serie di oggetti preparati. Tra gli intenti programmatici dichiarati dal trio l’abbandono dell’ego dei musicisti a favore di un amalgama sonoro in cui convivono senza distinzione né ragione gesti umani e movenze meccaniche. Concetto non dissimile a quello richiamato nel titolo e nei suoni della recente opera solista di Moimême. Siamo quindi ancora dalla parti di una sorta di ambient music elettroacustica, dai toni leggermente più morbidi e meno spigolosi rispetto all’opera del solo chitarrista. Masse scure di suoni che vibrano, mutano, si espandono e contraggono senza direzione né scopo, tra risonanze in low frequency, superfici stridenti, scricchiolii minacciosi e frequenze in evaporazione. Un paesaggio sonoro che evoca tristi paesaggi industriali abbandonati dall’attività umana, ma non ancora rassegnati ad essere dismessi. Tre le tracce del cd, di cui le prime due molto essenziali nei loro contenuti minimali mentre l’ultima, lunghissima Everybody Out brulica di attività ed eventi sonori. Non so a cosa si riferisca il titolo di quest’ultimo brano, ma l’impressione è quella di assistere al lento e inesorabile smantellamento di una qualche struttura metallica per via di una serie di interventi che stringono, tirano, puntellano, torcono, scavano ed erodono: quasi un conto alla rovescia per l’evacuazione. L’effetto ansiogeno è assicurato, con i suoni che sembrano materializzare enigmatiche figure grigie tra le pareti dell’ambiente d’ascolto.
Voto: 7
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Autore: alfio.castorina@me.com
