(Epitronic 2013)
Gli Acquaintances possiamo definirli un super gruppo. Vi militano infatti, Jered Gummere ( The Ponys, Bare Mutants), Patrick Morris (Don Caballero, The Poison Arrows), Stephen Schmidt(Thumbnail, Chino Horde), Justin Sinkovich (Atombombpocketknife, The Poison Arrows) e Chris Wilson (Ted Leo and the Pharmacists, Shake Ray Turbine).
Ufficialmente si tratta di un debutto, ma è chiaro che il gruppo non è per niente acerbo, bensì è maturo per un rock poderoso, sicuro e quadrato.
Negli undici brani in scaletta si ritrovano le migliori sonorità dell’indie rock degli anni passati con influenze della new wave del decennio precedente.
In sostanza il disco ruota attorno ad un post-punk circolare, nel quale confluiscono i background dei cinque membri, senza che nessuno prevalga.
La varietà degli stili è individuabile in alcuni ‘estremi’, vale a dire che il quintetto è capace di allucinati pop-wave (Lower your expectations, increase your odds), quanto di noise sperimentali che affondano le radici nella New York della metà degli anni ’90 della gioventù sonica e nella depressione dei Joy Division e del noise-pop degli anni ’90 (Skin), fino a giungere al post punk teso e cupo di God it covered.
Il gruppo ha lavorato come tale, senza che nessuno facesse prevalere sugli altri le proprie istanze, ma equilibrando le esigenze artistiche di tutti i cinque ed è proprio il caso di dire che la somma delle parti è maggiore della somma degli elementi.
Voto: 9
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