(Navona 2013)
Continua la serie di cd della Navona dedicate alla musica del compositore uruguaiano Sergio Cervetti, di cui qui ci viene svelato un lato apparentemente nascosto, quello di autore di musiche puramente elettroniche. Ho detto apparentemente, perché ad un ascolto attento anche nelle sue opere cameristiche, solistiche o orchestrali si scorge una matrice comune fatta di ritmiche pulsanti e iterate che hanno nel medium elettronico il loro tramite d’elezione. I brani qui presentati sono concepiti per lo più come tappeti sonori, raffinati arabeschi dal sapore ipnotico che li avvicinano al primo Terry Riley, con cui si combinano sonorità “spaziali” da musica cosmica. Ma Cervetti è, non dimentichiamolo, un vero compositore, per cui le cellule melodico-ritmiche fluttuanti e “saltellanti” – il cui profilo esteriore suggerisce cioè movimenti, essendo non a caso musiche scritte per accompagnare dei balletti – incontrano, nel loro incedere inesorabile, lievi slittamenti e piccole sfumature che tengono sempre viva l’attenzione dell’ascoltatore. Quando poi la danza è direttamente citata e manipolata, come nei “tanghi intergalattici”, l’effetto è più vicino al parodismo di un Walter/Wendy Carlos, tra lo stralunato e l’ironico, ma sempre, intelligentemente, accattivante.
Voto: 7
Link correlati:Navona Records Home Page