(Autoproduzione 2013)
Un suono cupo, teso e descrittivo, quello generato dalla cellula
White Noise Generator.
Ricerca sensoriale a tutto campo,
proposta da Marco Malasomma (elettronica noisy e soundscapes),
Gerardo Antonacci e Luca Antonazzo
(contrabbasso/elettronica, sax/sound effects), completata nella sua
esposizione live dalla visual art di Jime Ghirlandi e Marco
Gernone.
Ma non bastasse, l’ensemble, prevede l’apporto
(abbastanza) stabile, di due maestri indiscussi.
Marcello
Magliocchi (a tutto ciò che è percuotibile,
seguendo strade poco battute) e Gianni Lenoci
(synth/elettronica).
Il risultato son otto composizioni
istantanee cortocircuitate.
Un lento espandersi liquido/oleoso,
brulicante di parassiti e fremiti post (jazz)
industrial.
Compressioni e polvere che volteggia pigra, del nastro
magnetico frusciante, di modalità pietra contro legno
nell’andatura.
Un’elegante raschiar di unghie.
Parecchio vuoto
tutt’intorno.
Fermi (ma non spossati), sul bordo d’una strada
sbrecciata.
Voto: 7
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