(Trovarobato Parade/Blinde Proteus 2014)
“è l’estate fredda, dei morti” ecco cosa scriveva Pascoli. Lo cito per rendervi l’atmosfera di questo album che è decisamente pascoliniana, oscura e simbolista. Questo disco è esclusivamente strumentale e racchiude dentro fughe, alterazioni e deliri, labirinti mentali e fisici e rivelazioni inattese. Sembra quasi l’Inferno di Dante ma senza la salita verso il Paradiso, una spirale di affanni e forse qualche segreto svelato dello spietato meccanismo della vita. Quattro musicisti, quattro strumenti acustici, quattro device elettronici che modificano lo strumento in tempo reale. Quest’album varia, con grande maestria ed eleganza, dal jazz, al rock psichedelico ma anche l’elettronica più raffinata. Che dire: chapeau.
Voto: 10
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Autore: ourgirl@hotmail.it