Nicola Guazzaloca ‘Tecniche Arcaiche’

(Amirani Records 2013)

Uno stupefacente bestiario di voci, “Tecniche Arcaiche”.
Tra
richiami, grida, stridori ed atti d’amore.
Dentro e fuori il corpo
strumento.
Un’impetuosa e lirica raccolta di schegge
lucenti/rosicchiate, quella congegnata dal pianista bolognese, per il
suo primo lavoro in perfetta solitudine.
Che l’avevamo incontrato
talmente tante volte in precedenza (in una moltitudine di
progetti/collaborazioni), da non esserci quasi accorti dell’assenza
nel suo percorso di una tale opera (in uno e non più di uno).

Registrato alla Scuola Popolare Di Musica Ivan Illich di
Bologna (dove insegna musica d’insieme e improvvisazione), “Tecniche
Arcaiche” è un gran disco.
Fitto di segnali e
inarrestabile, nella sua esposizione narrativa, fluida e
coerente.
Diciannove composizioni istantanee, dove non vengon di
certo lesinate, capacità di sintesi ed inventiva.
Un
caleidoscopio di approcci e influenze, saettante e inclusivo.
Jazz,
blues, classica e contemporanea, il free, il silenzio e il suo
contrario.
Il tutto, ideato, eseguito e martellato, ad una
velocità che toglie il respiro.
Non perde mai la bussola ed
indica terre lontane.
Splendida opera?
Splendida opera.

Voto: 8

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