(Pfmentum 2014)
Altra rimarchevole uscita, per il trombonista e compositore della
West Coast, Michael Vlatkovich.
“Multitudes
Telepahic” è opera/progetto, che muove lungo coordinate
impro, bollenti di una tensione ritmica (battente e notturna), dalle
parti di New Orleans.
A dar man forte al trombonista, troviamo
Clyde Reed al contrabbasso elettrico, Dave Wayne a
batteria e percussioni e Mark Weber, ai cicli poetici in
overdubbing.
Dieci composizioni istantanee, gradevoli, leggermente
anfetaminiche e di non poca, svaporata grazia beatnik
esposta.
Strutture tese e circolari, ancoraggio perfetto, per le
movimentazioni free di Vlatkovich.
Destrutturazioni sghembe e
ciondolanti e più d’una punta d’ironia.
E senza pestarci
troppo i piedi, il cd, entra in fase repeat.
Ben fatto.
Voto: 8
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