(japr 2014)
Secondo capitolo discografico (autoprodotto) del musicista svedese Jonny Axelssonn, di nuovo ambientato nel mondo della musica contemporanea per percussioni solo. Un mondo anzitutto arricchito da mille colori, come il brano di Kent Olofsson, tutto giocato su sonorità misteriose e notturne, sta a dimostrare. Un mondo non sempre di facile decifrazione, come la astrazioni sonore di Christian Wolff e Iannis Xenakis stanno a dimostrare; ma che proprio nei bellissimi brani di quest’ultimo ci parla attraverso il linguaggio del ritmo, laddove il rigore matematico si unisce a influenze musicali indiane, persiane e asiatiche. Un mondo, infine, dove trova spazio l’espressione di sentimenti di sorpresa ammirazione per il sorgere di un nuovo giorno, come nel rarefatto e delicato brano di Gianvincenzo Cresta, o l’incalzante invocazione allo Spirito della Terra musicata da Frederic Rzewski, e suonata/cantata da Axelssonn con la consueta maestria, che speriamo vorrà presto mettere di nuovo a disposizione di noi fortunati ascoltatori. Buona esplorazione!
Voto: 8
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