(Setola Di Maiale 2014)
Un fitto groviglio di sensibili e scultorei impulsi elettrici,
questo è “La Chambre Des Jeux Sonores”, ammirevole
opera prima in solo per la chitarrista Alessandra Novaga.
Cinque partiture grafiche ad alto tasso improvvisativo, richieste a
compositori amici o vicini d’approccio (Travis Just, Sandro
Mussida, Paula Matthusen, Vittorio Zago, Francesco Gagliardi).
Scorie e scarti metallici, sminuzzati e ricomposti
oltre la tormenta elettrica (il carillon in espansione di In
Memoria). In bilico fra grazia e caos (il feedback e le
cortocircuitazioni di pick-up ed effetti, del magnifico primo
movimento). Fra silenzi e rasoi (la circolarità
punente/cullante di Collaborating Objects).
Arte gestuale e concetto, quasi tattile/materica, materia grezza fluidamente
organizzata in ampia deflagrazione spazio/temporale.
Di spine e di carezze, azione/evocazione/dispersione.
Fra ampie distese ed improvvisi rattrappimenti al limite del performativo.
La visione/paesaggio sonoro della conclusiva Untitled, January,
strappata dal quotidiano d’ognuno a lasciarci ammutoliti.
Resta l’orizzonte e nessuna intenzione di sporcarlo con qualche banalità
a fior di labbra, fin quando sarà possibile.
Grazie Alessandra.
Voto: 8
Marco Carcasi
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