(Setola Di Maiale 2014)
Con furore, obliquo e non banale dal Friuli.
Accartocciato e
surreale, nei toni, nei modi e nei timbri.
Che spesso, appare e si
mostra, come una palestra di sperimentazione elettroacustica.
Feroce,
preparata e non organizzata.
Tre chitarre, in acre e serrato
dialogo istantaneo, con il ruminare elettronico pre-registrato, di
Alessandro Seravalle (Andrea Massaria ed Enrico
Merlin, gli altri due svalvolo).
Oggetti, live electronics,
kaospad, giocattoli e samples, a dispensar ulteriori ipotesi
depistanti.
Di struscio/raschio, di cavi, pick-up e qualche
intensa grattata.
Scapestrati e affilati, a sbrilluccicar di
nobili suggestioni, MEV, la pelata di Sharp e distese
soundtrack, che s’attaccano dalle parti di un Battiato (circa
“Fetus”), inzuppato nell’acido di batteria di
un’auto.
Fremente sottopelle, di straniante verve polemica.
Fra
gorgoglii e ruttini elettronici, sgranati in spazi ronzanti, animati
da voci/vocette e qualche metallo trascinato.
Di corde, tra
l’affondo e l’atonale (a chiazze oleose) ed incubi/ricordi, di un
free infestato dai parassiti.
Si suda, si fatica, ci si spella e
diverte.
Originali si, il poi, in equilibrio da invidia, tra un
boh (?), il tutto e il niente.
Voto: 8
Link correlati:Setola di Maiale Records Home Page