(KGOSF/LJUBLJANA 2014)
Davvero bello, godibile e originale, questo lavoro discografico che vede protagonisti il chitarrista e compositore Samo Salomon, insieme al batterista e percussionista Roberto Dani, e alla Slovene Philarmonic String Chamber Orchestra, impegnati ad eseguire composizioni dello stesso Salomon. Musiche che, nel combinare improvvisazione e scrittura, suggestioni armoniche e ritmiche provenienti dal jazz con un impianto strutturale di matrice classica, ricordano analoghi progetti felicemente crossover, come quelli imbastiti da John Surman o da Mark-Anthony Turnage (quest’ultimo in collaborazione con John Scofield, il cui stile chitarristico in qualche modo potrebbe aver influenzato il Nostro). La scrittura per archi di Salomon è per lo più distesa, ricca di voluttuose modulazioni armoniche, e di quando in quanto accesa da trascinanti propulsioni ritmiche. Sempre, comunque, in equilibrato contrappunto con gli interventi dei solisti, Salomon e Dani in primis, i quali aggiungono, l’uno, improvvisazioni dalle spiccata ma talvolta spigolosa cantabilità, l’altro, il necessario apporto di nuances ritmiche. Una sintesi, nel complesso, ben riuscita, e coinvolgente.
Voto: 8
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