(Fratto 9 2013)
Per chi non lo sapesse la Fratto 9 under the sky è un’etichetta italiana di nicchia che opera nel territorio della musiche di confine tra elettronica, elettroacustica e soundart e che sembra avere un grande interesse per il formato split tra artisti nostrani e stranieri. Così è stato, ad esempio, per le coppie Alberto Boccardi/Lawrence English, Luminance Ratio/Oren Ambarchi e adesso Luca Sigurtà e Panicsville, gruppo noise di Chicago guidato da Andy Ortmann. In questo caso il formato musicale utilizzato si spinge un po’ oltre, trattandosi di un 12” contenente musica su un solo lato e dedicando l’altro ad una serigrafia. Oggetto stampato in sole 100 copie, parecchio grazioso con il suo bel disegno blu dal tema simil esoterico che non stonerebbe vedere tra le opere di un David Tibet. Il brano di Sigurtà titoltato Hookers dopo un titutbante dispiegamento di droni oscillanti si arricchisce dell’ostinata marcia di quello che sembra un rudimentale beatbox che arranca nel fango tra affossamenti e risalite confrontandosi nel frattempo con un’accennata ma insistente melodia tra ambient e glitch. Negli ultimi secondi il ritmo si spegne del tutto e lascia lo spazio a un’elegiaca apertura di tastiere. Molto carino, molto ipnotico.
Completamente diverso quanto proposto dai Panicsville, un brano ispirato al film Paura Nella Città Dei Morti Viventi del maestro Lucio Fulci che mischia campionamenti malsani, ossessive ambientazioni industrial e synth minacciosi. Introdotto dall’urlo angosciante di uno dei personaggi femminili del film, seguito da atmosfere sinistre e inquietanti che si muovono lentamente nel buio scandite da un passo marziale e da elettroniche allarmanti, nel prosieguo propone atmosfere claustrofobiche ed ossessive, perfettamente in linea con il film citato. Inutile dire dell’impatto fortemente visivo e narrativo di questa traccia.
Voto: 6
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Autore: alfio.castorina@me.com