(Public Eyesore 2014)
Malsano sbocco a due (Mike Pride e Charlie Looker,
batteria e percussioni, chitarra baritona e acustica), ampliato
organicamente all’occorrenza (sino all’esser quintetto).
Metallico,
aggressivo e in composizione istantanea.
Voce, elettronica e due
sax (alto e tenore), a rimpolpare la non esile formula di base (con
prima uscita omonima nel 2006).
Che indossa le maglie nere
dell’hardcore e del metal, gesticolando impro, con la grazia di un
Gira, pre-rincoglionimento da bovaro illuminato o, in
alternativa garbata, come l’urto urbano in parossismo alcolico degli
Slab! (qualcuno ricorda?).
Aperture, strappi e pestaggi,
ottusa innodia e interminabili punizioni (le estenuanti Two,
Four, Nine).
Di corrosione e sbriciolamento, cupi
rimbombi e sottile humor nero.
Feedback e ginocchia
sbucciate.
D’ossa in flessione e sorridenti faccine Melvins
/ Boredoms.
Primitivismi contemporanei, gargarismi vocali e
doppia cassa, memorie Bailey ad arpeggiar scomposte nel
mezzo.
Grattugiamenti in slow motion e accelerazioni
scartavetranti.
Al massimo volume consentito, con il randello
pronto, in attesa del vicino.
Dritto nella lista dei migliori del
2014.
Voto: 8
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