Marian Trapassi ‘Bellavita’


(AdesivaDiscografica/Self 2014)

Quarto album per la cantutrice siciliana da molti critici acclamata come la migliore cantautrice italiana degli ultimi tempi.
Personalmente non me la sento di sbilanciarmi in questi termini, perché se ha ottime doti, deve ancora crescere. Certo è sulla buona strada, ma la Trapassi ha ancora il limite di guarda soltanto al suo mondo, non è ancora in grado di avere uno sguardo rivolto al sociale, caratteristica che la renderebbe una cantautrice completa.
Questo disco è frutto di un anno vissuto a Siviglia, infatti, le melodie sono molto mediterranee, come anche le ritmiche e alcuni arrangiamenti.
Il disco si dipana lungo un pop avvolgente allegro, mai banale spesso virante verso lo swing (Bellavita, Finimondo), passanod per il jazz di Barfly dedicata a Charles Bukoswky.
Ne L’arancia si avvicina alla sua conterranea Carmen Consoli e in Giovanni fa ballare con grazia.
“Bellavita” è nel complesso un buon disco, onesto ed eccitante.

Voto: 7

Vittorio Lannutti

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