(Shyrec 2014)
I veneti The White Mega Giant, attivi dal 2010, in questo “TWMG” virano decisamente verso un suono – “potente”, per definirlo alla Maccio Capatonda – che unisce al suo interno Pink Floyd e Mogwai (cfr. Meccatronica). Per meglio scrivere, risaltano più le influenze dei secondi rispetto ai primi (le due parti di Hubots): non mancano i dovuti riferimenti alla dark-wave (l’epicità distante di Heart Beat Quantize) e all’elettronica europea elegante tipo Moderat (Analog).
Comunque, Pulse Rate è puro distillato anni Settanta David Gilmour/Roger Waters, con giusto una spruzzata 2.0: i tre padovani, non molto amanti delle biografie personali (molto più del vocoder e dei delays), sanno strumentalmente il fatto loro, ma – grande pregio – rifuggono dalla noia.
Nota di merito alla grafica (soprattutto la cartolina) di Luca Bortolato/Marco Nicole.
Voto: 7
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