(Navona 2014)
I 12 capricci per violoncello solo di Alfredo Piatti (compositore italiano nato nel 1822 e morto nel 1901) hanno nelle rotonde geometrie degli studi di J.S. Bach un inevitabile, seppur inarrivabile, modello ideale, e nei virtuosistici capricci (per violino) di Paganini l’ispirazione più diretta. Ma Piatti è sensibile anche alla musica della propria epoca, e i suoi capricci sono intrisi di romanticismo, bel canto, elementi folkloristici personalmente rielaborati e talvolta camuffati. Il risultato è questa serie di brani dal carattere variegato ed estroverso: cantabili e spesso ritmicamente vivaci, ma sempre entro le griglie di una compostezza classica. Diverse sfaccettature di una personalità che il violoncellista venezuelano Carmine Miranda è bravo a intercettare e restituirci con vivezza e precisione.
Voto: 8
Filippo Focosi