(FamrStudioFactory/Audioglobe 2014)
Stefano Cumbo esordisce dopo i quarant’anni, ma suona da una vita e prima di giungere a questo disco ha già vinto diversi premi.
Cantautore e appassionato di grandi artisti come Bob Dylan e Leonard Cohen, in questo disco si è fatto produrre da Matteo Carbone, ma agli arrangiamenti ha contribuito anche Paolo Benvegnù, il che non è un caso.
Il suo stile, infatti, è quello di un intellettuale cantautorato pop, molto vicino a quello dello stesso Benvegnù e dei Diaframma.
Nei suoi brani Cumbo non nasconde la rabbia per le grandi ingiustizie sociali, che la sua stessa moglie ha subito in ambito lavorativo, (Gli arditi, Visioni) e non nasconde le sue passioni letterarie, vuoi per Charles Bukowski (I furbi), vuoi per il filosofo Emil Cioran (Emil).
Non manca una canzone di impegno sociale come Canzone per Angelo, dedicata ad Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica ucciso dalla mafia nel 2010.
Voto: 7
Vittorio Lannutti