(Amirani Records 2014)
Intrigante questo progetto di Stefano Luigi Mangia (voce) e Gianni Lenoci (elettronica). Il cd include un elegante libretto contenente anche alcuni testi di Cage e un glossario e si presenta, esattamente come promette il titolo, come un’esperienza dell’arte di Cage: un’arte che, stando a quanto suggerisce appunto il glossario, è “sinonimo di vita”. I brani di Cage qui interpretati sono cinque, e restituiscono uno spaccato piuttosto ampio della ricerca sonora, musicale e artistica del compositore americano: dal 1948 di Experience No. 2 (il brano più breve, circa due minuti) al 1992 di Four (quello più lungo, una buona mezzora). È musica che potrebbe definirsi sperimentale, se si vuole, ma la resa è decisamente equilibrata e studiata. E la voce di Mangia si fa decisamente apprezzare (molto nell’ultimo brano). Il compito di cimentarsi con Cage era arduo e direi che l’impresa è riuscita, sebbene in proposito dovrebbe aprirsi un bel dibattito a partire dalla domanda: “con che criteri si giudica la musica di Cage?”. Ma lasciamo perdere e ascoltiamoci il disco. Un must per gli amanti del genere. Per gli altri… beh, Cage (remake inclusi) non è per tutti.
Voto: 8
Alessandro Bertinetto