(OA2 Records 2014)
Secondo album per l’ampio ensemble di San Diego, capitanato dal
sassofonista David Borgo e dal batterista Paul
Pellegrin.
“Entangled” (come il precedente “Micro
Temporal Infundibula” del 2010) è opera stratiforme,
penzolante fra scrittura e spazi di libera improvvisazione
(collettiva e individuale).
Complesse frasi ritmiche su cui
s’incastrano cellule melodiche ad alto tasso jazz.
Rigogliose
suggestioni afroamericane, strade di Cuba e destabilizzazioni di
Europa avant.
Un fitto dialogo quello che s’intesse fra batteria,
contrabbasso, vibrafoni e marimba, con la chitarra di Paul
Garrison a tratteggiar macchie di colore sulla tela (piccole
vaporizzazioni noise e liquide modulazioni ambient).
Ma
l’impressione di restar fermi a contemplar un mondo che ben si
conosce permane.
Lascia in bocca il sapor di quel che non si è
fatto e si poteva fare.
Nel mucchio, a spintonarsi con mille
altri.
Ok, alla prossima (non credo che ci sarò).
Voto: 5
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