(Extreme 2014)
Una due giorni di slogamenti istantanei in quel di Genova nel
2008.
Basica a dir poco.
Fiato, fiato e fiato (qualche
microfono, nel mezzo e intorno).
Che Parodi, incanala nel
suo turkish clarinet ed il baritono statunitense, modella con la
propria ugola.
E pur a tratti sbandando, la rotta non vien mai
persa.
Dieci sketch radicali, non privi di una certa ironia (la
verve obliqua da opera contemporanea che a tratti affiora).
Stridori,
passaggi muezzinici, yodel alieni e il corpo (spesso)
torto.
Bestiario strepitante, insabbiamenti, serpenti e
incanti.
Dissolvenze da fermo immagine e destrutturazione
saettante.
La portano a casa in scioltezza ispirata.
Voto: 7
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