(Nusica 2015)
Pensate che il cd sia un oggetto fatto in serie? Il sassofonista Nicola Fazzini elabora un pensiero al riguardo, e vi potrebbe rispondere in parte no e in parte sì. No, perché le 46 tracce del disco, le quali “rappresentano” degli oggetti sonori (vedi sotto), sono state masterizzate in ordine sparso per ciascuna copia. Sì perché le tracce sono appunto delle serie: la loro costruzione segue un pattern “gruppale”, che NON è la serie così come la si intende leggendo Adorno, ma piuttosto l’elaborazione musicale di vari esperimenti con i suoni. Così le variazioni dei parametri seriali restituiscono il correlato oggettivo dei suoni: i pesci, in cui alcuni elementi della serie vengono a galla, le torri, che sono gruppi verticali di terze maggiori e minori, le macchine, che nascono dalla variazione delle durate di alcuni degli elementi della serie; e così via… Il tutto poi viene condito con un’alea cageana in fase di ascolto: oltre alla masterizzazione random, l’ascolto consigliato è lo shuffle del cd player. Per cui, ad ogni traccia che si ascolta, il gioco da fare è indovinare quale sia il trattamento sonoro, e a quale gruppo la traccia appartiene. Non so se il fine ultimo del disco sia proprio questo, ma ne esce un lavoro “didattico”: importante perché, grazie anche alle partiture e alla spiegazione della “filosofia” online, un ascoltatore riesce a fare un compendio della storia musicale contemporanea da Webern a Cage, suonati al sassofono.
Voto: 8
Gianni Zen