(Delos 2014)
Protagonista assoluto di questo CD Delos è la star del violino elettrico, l’americano Tracy Silverman, che qui scopriamo anche nella veste, peraltro non certo nuova, di compositore. Il brano che dà il titolo all’album è una suite in cinque parti, o meglio pannelli, essendo ispirati ad altrettante opere d’arte di celebri artisti, che il Nostro traduce in note, quasi animando le figure e i paesaggi dipinti o scolpiti, attingendo a un bagaglio così ampio da fondere rock, classica, modernismo, e perfino raga indiano. Particolarmente convincente è il movimento finale, ispirato a Guernica di Picasso (1921-83); come il genio spagnolo, così Silverman riesce a ricomporre artisticamente le ferite inferte dalla guerra, senza tuttavia con ciò cancellare quel substrato di ansia e angoscia che le attraversa e accompagna la visione e l’ascolto. Per il secondo brano in programma, Silverman si affida al loop pedal per disegnare sfondi sonori dilatati e sinuosi, talvolta scalfiti da ritmi penetranti e incalzanti, che invadono lo spazio sonoro fino a che non interviene lui, col suo violino che sembra davvero a tratti una chitarra elettrica, a sferzare la stasi apparente con ondate di travolgente energia, prima che la quiete torni a placare le nostre anime.
Voto: 8
Filippo Focosi