(Long Song Records 2014)
Interessante opera “Chaos And Order” del quartetto No
Pair.
Sax tenore, chitarra elettrica e batteria, alle prese
con le composizioni del clarinettista pugliese Francesco
Chiapperini.
Sei brani elastici ad intersecar visione jazz,
asprezze rock e sezioni libere.
Di molto settanta in alcuni
frangenti (i saliscendi dell’iniziale EDAG, la conclusiva
NoPair) in espansione metropolitana d’umori Lacy e
Davis, a raggrumarsi in bordate elettriche, ad occhio e croce
in quota Hendrix (Sliding
Snikers).
Per una formula promettente pur ancor appesantita
da qualche esuberanza strumentale di troppo (anche da una
registrazione tirata a lucido/appiattente, che non giova troppo ai
brani).
Lampante esempio Spreadsheet, dove ad una prima
parte gigiona, si contrappone un’acida visione urbana quasi jungle
(notevole la ritmica a scrocio con le evoluzioni free dei fiati).
Ma
è quando la vena si ingrossa ed umori post rock appaiono, che
il gioco si fa interessante (la marcia sfinita, fra incantatori di
serpenti e invocazioni furiose che è l’ottima Heavy Walk,
la tensione da: non mi sfiorar, potrei scattare e non ti piacerebbe
sotto questo cielo livido, della lunga Brain Misty).
Ora,
l’oltre, par alla loro portata, l’Italia è un paese di vecchi
e l’accomodarsi al tavolo mainstream spero non sia il loro
interesse.
Daje!
Osate e sragionate.
Voto: 7
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